Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
Grazie paoletto!!
luca90- Clone Colonnello Bernacca
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
buon giorno a tutti.
Oramai tutti i più bravi longer italiani che veleggiano nei forum si sono espressi con i loro outlook.
Io che sono in fondo alla classifica mi sono espresso da tempo.
Le partite decisive si giocano fra la stratosfera e la troposfera.
A mio avviso la nam sarà determinante ma non in maniera assoluta.
Ma non sottovalutiamo le varie Wave in fase1 o 2.
C'è chi fa riferimento al rivoluzionario"snow advance index" del prof. Judah
Cohen per il proprio outlook invernale.
Noto però che questi outlook "amatoriali" vanno in controtendenza
con le "stagionali" ufficiali del NOOA di IBIMET e di ECMWF.
quindi la partita è aperta.
la mia idea l'ho già espressa e nella mia coerenza nel sbagliare
da quella non mi muovo.
ciao
Oramai tutti i più bravi longer italiani che veleggiano nei forum si sono espressi con i loro outlook.
Io che sono in fondo alla classifica mi sono espresso da tempo.
Le partite decisive si giocano fra la stratosfera e la troposfera.
A mio avviso la nam sarà determinante ma non in maniera assoluta.
Ma non sottovalutiamo le varie Wave in fase1 o 2.
C'è chi fa riferimento al rivoluzionario"snow advance index" del prof. Judah
Cohen per il proprio outlook invernale.
Noto però che questi outlook "amatoriali" vanno in controtendenza
con le "stagionali" ufficiali del NOOA di IBIMET e di ECMWF.
quindi la partita è aperta.
la mia idea l'ho già espressa e nella mia coerenza nel sbagliare
da quella non mi muovo.
ciao
koko- Meteofilo
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
In giro ci sono moltissime tendenze ma anche tante differenti tra loro!
Scusa l'ignoranza, cos'è lo "snow advance index" ?
Scusa l'ignoranza, cos'è lo "snow advance index" ?
luca90- Clone Colonnello Bernacca
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
LO sto studiando pure io.
non tento di spiegartelo ancora non sonoin grado.
se locerchisu google troverai la spiegazione.
ciao
non tento di spiegartelo ancora non sonoin grado.
se locerchisu google troverai la spiegazione.
ciao
koko- Meteofilo
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
Andrò a cercare informazioni allora
Ieri ho dato una sbirciata veloce alle ssta e persiste quella falla iberica non pensi porterà dei problemi per il futuro?
Ieri ho dato una sbirciata veloce alle ssta e persiste quella falla iberica non pensi porterà dei problemi per il futuro?
luca90- Clone Colonnello Bernacca
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
luca90 ha scritto:Andrò a cercare informazioni allora
Ieri ho dato una sbirciata veloce alle ssta e persiste quella falla iberica non pensi porterà dei problemi per il futuro?
a luca pero' guarda da falla del leone che bella è!!!!!!
secondo me la falla iberica è in via di guarigione sempre + a ovest !!!!!
ciao ciao
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
gianluca77 ha scritto:luca90 ha scritto:Andrò a cercare informazioni allora
Ieri ho dato una sbirciata veloce alle ssta e persiste quella falla iberica non pensi porterà dei problemi per il futuro?
a luca pero' guarda da falla del leone che bella è!!!!!!
secondo me la falla iberica è in via di guarigione sempre + a ovest !!!!!
ciao ciao
Anche e vero Gian, pero la maledetta e decisamente piu vasta!! Cmq sul fatto che sembra spostarsi sempre piu a ovest ti do ragione ...
luca90- Clone Colonnello Bernacca
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
luca90 ha scritto:gianluca77 ha scritto:luca90 ha scritto:Andrò a cercare informazioni allora
Ieri ho dato una sbirciata veloce alle ssta e persiste quella falla iberica non pensi porterà dei problemi per il futuro?
a luca pero' guarda da falla del leone che bella è!!!!!!
secondo me la falla iberica è in via di guarigione sempre + a ovest !!!!!
ciao ciao
Anche e vero Gian, pero la maledetta e decisamente piu vasta!! Cmq sul fatto che sembra spostarsi sempre piu a ovest ti do ragione ...
se poi noti c'è una lingua calda che va' dal sud africa su' fino alla francia che potrebbe far tenere di piu' hp in quelle zone è non far sprofondare le perturbazioni nella falla.......
Ospite- Ospite
Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
allora giovane amico..luca90 ha scritto:Andrò a cercare informazioni allora
Ieri ho dato una sbirciata veloce alle ssta e persiste quella falla iberica non pensi porterà dei problemi per il futuro?
lo snow advance index è un grafico che indica la relazione fra la velocità di innevamento in euroasia in ottobre con l'andamento dell' indice Ao per l'inverno successivo e di conseguenza il tono dell'inverno stesso.Con piùè rapido l'innevamento in ottobre con più l'Ao sarà neg e di conseguenza più cattivo l'inverno in Usa, Asia ed Europa.Questo Studio del prof. Cohen
ed il relativo grafico in America, insieme al lavoro del prof Scafetta sul rapporto fra attività solare, velocità del medesimo, e clima terrestre vengono considerate le nuove frontiere della climatologia.
Ho cercato di riassumere, in italiano stampatello quello che ho capito.
ciao
koko- Meteofilo
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
Riassunto molto esaustivo, grazie koko!!
Cavolo e un indice molto interessante questo..
In questo momento come siamo messi? Che dice cohen?
Cavolo e un indice molto interessante questo..
In questo momento come siamo messi? Che dice cohen?
luca90- Clone Colonnello Bernacca
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
Cosa ne pensate di questo articolo? E uscito questa mattina su ml
Leon Brown e non solo lui, non ha dubbi: nel Regno Unito si vivrà un inverno storico, sia in termini di freddo che di accumuli nevosi, soprattutto nella prima parte della stagione e sino alla fine di gennaio. Oltretutto per la fine del mese è attesa la prima nevicata in Scozia, dove peraltro non c'è stata praticamente estate.
Ad un vortice polare particolarmente disturbato andrà a corrispondere una profonda anomalia barica sull'Europa centro-settentrionale con frequenti incursioni di aria fredda anche alle latitudini medie e forse basse.
Se di queste previsioni ne abbiamo lette a bizzeffe negli ultimi anni, lanciate soprattutto dai russi, che poi spesso hanno dovuto correggere il tiro, non si può non rilevare l'abnorme estensione nevosa presente tra Europa ed Asia; non era mai accaduto che in questo periodo la copertura nevosa fosse presente in modo tanto esteso a cavallo dei Continenti; questo potrebbe anche significare poco ai fini dell'inverno italiano, ma è indubbio che il freddo pellicolare, quello che per intenderci va a formare l'anticiclone russo, ha bisogno di questo tipo di inneschi.
In ogni caso i segnali per una stagione potenzialmente buona sono inequivocabili e anche noi di MeteoLive crediamo sia possibile vivere una stagione invernale almeno buona.
Leon Brown e non solo lui, non ha dubbi: nel Regno Unito si vivrà un inverno storico, sia in termini di freddo che di accumuli nevosi, soprattutto nella prima parte della stagione e sino alla fine di gennaio. Oltretutto per la fine del mese è attesa la prima nevicata in Scozia, dove peraltro non c'è stata praticamente estate.
Ad un vortice polare particolarmente disturbato andrà a corrispondere una profonda anomalia barica sull'Europa centro-settentrionale con frequenti incursioni di aria fredda anche alle latitudini medie e forse basse.
Se di queste previsioni ne abbiamo lette a bizzeffe negli ultimi anni, lanciate soprattutto dai russi, che poi spesso hanno dovuto correggere il tiro, non si può non rilevare l'abnorme estensione nevosa presente tra Europa ed Asia; non era mai accaduto che in questo periodo la copertura nevosa fosse presente in modo tanto esteso a cavallo dei Continenti; questo potrebbe anche significare poco ai fini dell'inverno italiano, ma è indubbio che il freddo pellicolare, quello che per intenderci va a formare l'anticiclone russo, ha bisogno di questo tipo di inneschi.
In ogni caso i segnali per una stagione potenzialmente buona sono inequivocabili e anche noi di MeteoLive crediamo sia possibile vivere una stagione invernale almeno buona.
luca90- Clone Colonnello Bernacca
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
Speriamo anche se cè tanto spessore tra i continenti ma il mare di kara e di barents che affacciano direttamente sulla russia hanno un'anomalia totale di 1 milione di kmq quadrati questo influisce eccome
riccardo 94- Clone Colonnello Bernacca
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
riccardo 94 ha scritto:Speriamo anche se cè tanto spessore tra i continenti ma il mare di kara e di barents che affacciano direttamente sulla russia hanno un'anomalia totale di 1 milione di kmq quadrati questo influisce eccome
Infatti, i ghiacci mancano soprattutto sul nord Europa e ciò influisce
Comunque l' articolo postato da luca conferma l' analisi degli indici che avevo fatto a fine settembre...
Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
Nell'articolo che ho postato si tira in ballo lo snow advance index giusto? Perché si parla di fortissimo innevamento tra europa ed Asia ... Koko chiedo sopratutto a te perché ne avevi parlato di questo nuovo indice!!
luca90- Clone Colonnello Bernacca
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
luca90 ha scritto:Nell'articolo che ho postato si tira in ballo lo snow advance index giusto? Perché si parla di fortissimo innevamento tra europa ed Asia ... Koko chiedo sopratutto a te perché ne avevi parlato di questo nuovo indice!!
buon giorno.
eh si caro amico si parla proprio di quello...
da quello che appare non è solo la copertura dello snow cover in quelle zone ma la rapidità con cui si è estesa, a destare impressione.
Da quello che apprendo vagando come un eternauta,sopratutto dai maestri di Fabri, il nam++ alla fine incide fino ad un certo punto.
E' come avere un grattacielo di cemento armato e acciaio,la stratosfera, basato su un terreno aquitrinoso,la troposfera, che lo fa oscillare paurosamente..
ai prossimi aggiornamenti
ciao
koko- Meteofilo
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
koko ha scritto:luca90 ha scritto:Nell'articolo che ho postato si tira in ballo lo snow advance index giusto? Perché si parla di fortissimo innevamento tra europa ed Asia ... Koko chiedo sopratutto a te perché ne avevi parlato di questo nuovo indice!!
buon giorno.
eh si caro amico si parla proprio di quello...
da quello che appare non è solo la copertura dello snow cover in quelle zone ma la rapidità con cui si è estesa, a destare impressione.
Da quello che apprendo vagando come un eternauta,sopratutto dai maestri di Fabri, il nam++ alla fine incide fino ad un certo punto.
E' come avere un grattacielo di cemento armato e acciaio,la stratosfera, basato su un terreno aquitrinoso,la troposfera, che lo fa oscillare paurosamente..
ai prossimi aggiornamenti
ciao
Niente male lo snowcover in europa e Asia
koko quindi lo snow advance index inidicherebbe possibilita' di avere un indice AO negativo??
Pero' anche l' anno scorso non era male l' estensione in questo periodo
Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
Cavolo molto interessanti queste cartine!!
Il nord Scandinavia e decisamente piu innevato dello scorso anno, anche le Alpi godono di molta piu neve
Il nord Scandinavia e decisamente piu innevato dello scorso anno, anche le Alpi godono di molta piu neve
luca90- Clone Colonnello Bernacca
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
Eh si ragazzi lo snow advance index prevede una ao orientale
quindi negativa con prospettive gelide anche per l'Europa.
Avete notato un'aspetto interessante:
Sembra che nessuno nèl a stratosfera tantomento la tropo si siano accorte
del superamento della soglia NAM.
Un tempo di risposta ci sarà ma la tropo non sarà calmata dalla nina, anzi sembra che avremo un nino modoki.. i vari gm come detto dall' amico
vedono una bilobazione del vp oppure una ellitticizzazione del vp stesso
con un interessamento europeo. Prima o seconda decade di dicembre?
ciao
quindi negativa con prospettive gelide anche per l'Europa.
Avete notato un'aspetto interessante:
Sembra che nessuno nèl a stratosfera tantomento la tropo si siano accorte
del superamento della soglia NAM.
Un tempo di risposta ci sarà ma la tropo non sarà calmata dalla nina, anzi sembra che avremo un nino modoki.. i vari gm come detto dall' amico
vedono una bilobazione del vp oppure una ellitticizzazione del vp stesso
con un interessamento europeo. Prima o seconda decade di dicembre?
ciao
koko- Meteofilo
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
koko ha scritto:Eh si ragazzi lo snow advance index prevede una ao orientale
quindi negativa con prospettive gelide anche per l'Europa.
Avete notato un'aspetto interessante:
Sembra che nessuno nèl a stratosfera tantomento la tropo si siano accorte
del superamento della soglia NAM.
Un tempo di risposta ci sarà ma la tropo non sarà calmata dalla nina, anzi sembra che avremo un nino modoki.. i vari gm come detto dall' amico
vedono una bilobazione del vp oppure una ellitticizzazione del vp stesso
con un interessamento europeo. Prima o seconda decade di dicembre?
ciao
Grazie per la risposta
Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
Ragazzi grazie a tutti voi che state dando un contributo enorme a questo piccolo forum appena nato, siamo ancora pochi ma circondati di persone ottime che non si lasciano prendere dal lamento, che non creano disturbi e che non vogliono fare gli dei della meteo. Siamo un gruppo di appassionati che si ritrovano per parlare di meteo in totale allegria e amicizia e abbiamo tutti i presupposti per diventare "grandi" ... Grazie a tutti
Forza ragazzi che secondo me il prossimo inverno ci farà divertire!!
Con un Nino modoki avremmo piu possibilità di perturbazione giusto? O dico la cagata
Forza ragazzi che secondo me il prossimo inverno ci farà divertire!!
Con un Nino modoki avremmo piu possibilità di perturbazione giusto? O dico la cagata
luca90- Clone Colonnello Bernacca
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
luca90 ha scritto:gianluca77 ha scritto:luca90 ha scritto:Andrò a cercare informazioni allora
Ieri ho dato una sbirciata veloce alle ssta e persiste quella falla iberica non pensi porterà dei problemi per il futuro?
a luca pero' guarda da falla del leone che bella è!!!!!!
secondo me la falla iberica è in via di guarigione sempre + a ovest !!!!!
ciao ciao
se qualcuno a voglia di guardare di la le ssta di giorgio (tifone) rispecchiano quello che dicevo io un po' di tempo fa'!!!!
vero luca?????
Anche e vero Gian, pero la maledetta e decisamente piu vasta!! Cmq sul fatto che sembra spostarsi sempre piu a ovest ti do ragione ...
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
Ragazzi stavo leggendo questo. Articolo su mtg che trovo molto interessante anche perché spiega un po' il funzionamento del VP
Il Vortice Polare- Il Vortice Polare è una profonda area di bassa pressione che staziona nel corso dei mesi invernali sopra il Polo Nord, alle quote medio-alte della troposfera. Tale struttura ciclonica è di origine termica, e non dinamica. In altre parole l'aria molto fredda presente sulle regioni polari diminuisce baricamente con l'altezza molto più velocemente rispetto alle confinanti masse d'aria più miti. In tal modo si va a formare il VP troposferico. Esiste anche un VP stratosferico: il rapporto tra i due vortici è estremamente importante per determinare le sorti dell'inverno boreale.
Quando il VP è freddo e forte- Quando il VP è molto freddo e profondo, allora si chiude nel suo luogo d'origine favorendo una circolazione occidentale molto intensa: è la tipica situazione in cui l'indice AO si presenta nella sua fase positiva, cioè con rafforzamento dell'alta pressione subtropicale azzorriana e speculare rafforzamento delle basse pressioni artiche, come la classica Depressione islandese. Ovvio che in tale contesto non possiamo aspettarci fuoriuscite di aria fredda dal VP, che resta serrato in se stesso come un forte inattaccabile.
Attualmente il VP è debole- Ma quando il VP è debole, allora i due anticicloni permanenti subtropicali dell'Atlantico e del Pacifico possono trovare la forza per innalzarsi fino ad assediare il fortino del VP. Se tale attacco da parte delle due onde planetarie è abbastanza prolungato e intenso, il VP ne risulterà pesatemene disturbato. Dapprima potrebbe subire una dislocazione, uno spostamento: è quello che sta per accadere grazie all'azione della onda pacifica (wave1). Secondariamente, se entra in gioco anche una seconda onda di rottura, allora il VP potrebbe spezzarsi in due o più nuclei. Ciò potrebbe accadere grazie all'azione dell'onda atlantica (wave2).
Lo split del VP- In tutto ciò non abbiamo citato il VPS, perché le azioni di disturbo verranno dalla troposfera. Anzi la stratosfera polare sembra andare verso un raffreddamento. D'altra parte uno split (taglio) del VP non avviene solo con uno Stratwarming (riscaldamento stratosferico). Lo split del VP è previsto da quasi tutti i modelli per la fine del mese, dal 27 novembre in poi. Lo scenario a livello emisferico potrebbe essere quello rappresentato nella UKMO rielaborata.
Conseguenze meteo emisferiche- Le principali conseguenze meteo saranno per la Siberia e per il Nord-America: infatti in queste regioni si avrà un potente afflusso di aria gelida che contribuirà a rafforzare quelli che sono i veri serbatoi del freddo boreale: l'anticiclone siberiano (Orso) e l'anticiclone canadese.
Conseguenze meteo per l'Europa- Nella carta possiamo vedere un terzo nucleo, meno importante, interessare l'area russa ed europea. Questo nocciolo gelido scenderà verso sud sfruttando il promontorio azzorriano e trovando la strada bloccata verso est da un anticiclone dinamico. In un certo senso si troverà a fluire lungo un corridoio dai confini ben precisi. Ma si tratterà di un corridoio la cui estensione sarà di qualche migliaio di km. Dove colpirà, quindi, il nucleo gelido europeo?
Conseguenze meteo per l'Italia- L'Italia fa parte dell'Europa e si trova all'interno del corridoio forzato di cui abbiamo scritto poco sopra. Quindi ci sono possibilità che venga colpita dall'irruzione artica. Ma abbiamo anche sottolineato che tale corridoio non è certo poco esteso. Il nucleo gelido potrebbe puntare la Spagna, causando un richiamo mite e un acuto peggioramento sull'Italia, ma anche grandi nevicate sulle Alpi. Oppure potrebbe bloccarsi sull'Europa centrale, sfiorando solamente il nostro paese. Potrebbe anche scivolare verso le Isole Britanniche, passando a nord delle Alpi. Infine potrebbe penetrare nel Mediterraneo centrale dal Rodano, innescando una tipica depressione invernale. In casi simili solo il tempo scioglierà l'enigma.
Il Vortice Polare- Il Vortice Polare è una profonda area di bassa pressione che staziona nel corso dei mesi invernali sopra il Polo Nord, alle quote medio-alte della troposfera. Tale struttura ciclonica è di origine termica, e non dinamica. In altre parole l'aria molto fredda presente sulle regioni polari diminuisce baricamente con l'altezza molto più velocemente rispetto alle confinanti masse d'aria più miti. In tal modo si va a formare il VP troposferico. Esiste anche un VP stratosferico: il rapporto tra i due vortici è estremamente importante per determinare le sorti dell'inverno boreale.
Quando il VP è freddo e forte- Quando il VP è molto freddo e profondo, allora si chiude nel suo luogo d'origine favorendo una circolazione occidentale molto intensa: è la tipica situazione in cui l'indice AO si presenta nella sua fase positiva, cioè con rafforzamento dell'alta pressione subtropicale azzorriana e speculare rafforzamento delle basse pressioni artiche, come la classica Depressione islandese. Ovvio che in tale contesto non possiamo aspettarci fuoriuscite di aria fredda dal VP, che resta serrato in se stesso come un forte inattaccabile.
Attualmente il VP è debole- Ma quando il VP è debole, allora i due anticicloni permanenti subtropicali dell'Atlantico e del Pacifico possono trovare la forza per innalzarsi fino ad assediare il fortino del VP. Se tale attacco da parte delle due onde planetarie è abbastanza prolungato e intenso, il VP ne risulterà pesatemene disturbato. Dapprima potrebbe subire una dislocazione, uno spostamento: è quello che sta per accadere grazie all'azione della onda pacifica (wave1). Secondariamente, se entra in gioco anche una seconda onda di rottura, allora il VP potrebbe spezzarsi in due o più nuclei. Ciò potrebbe accadere grazie all'azione dell'onda atlantica (wave2).
Lo split del VP- In tutto ciò non abbiamo citato il VPS, perché le azioni di disturbo verranno dalla troposfera. Anzi la stratosfera polare sembra andare verso un raffreddamento. D'altra parte uno split (taglio) del VP non avviene solo con uno Stratwarming (riscaldamento stratosferico). Lo split del VP è previsto da quasi tutti i modelli per la fine del mese, dal 27 novembre in poi. Lo scenario a livello emisferico potrebbe essere quello rappresentato nella UKMO rielaborata.
Conseguenze meteo emisferiche- Le principali conseguenze meteo saranno per la Siberia e per il Nord-America: infatti in queste regioni si avrà un potente afflusso di aria gelida che contribuirà a rafforzare quelli che sono i veri serbatoi del freddo boreale: l'anticiclone siberiano (Orso) e l'anticiclone canadese.
Conseguenze meteo per l'Europa- Nella carta possiamo vedere un terzo nucleo, meno importante, interessare l'area russa ed europea. Questo nocciolo gelido scenderà verso sud sfruttando il promontorio azzorriano e trovando la strada bloccata verso est da un anticiclone dinamico. In un certo senso si troverà a fluire lungo un corridoio dai confini ben precisi. Ma si tratterà di un corridoio la cui estensione sarà di qualche migliaio di km. Dove colpirà, quindi, il nucleo gelido europeo?
Conseguenze meteo per l'Italia- L'Italia fa parte dell'Europa e si trova all'interno del corridoio forzato di cui abbiamo scritto poco sopra. Quindi ci sono possibilità che venga colpita dall'irruzione artica. Ma abbiamo anche sottolineato che tale corridoio non è certo poco esteso. Il nucleo gelido potrebbe puntare la Spagna, causando un richiamo mite e un acuto peggioramento sull'Italia, ma anche grandi nevicate sulle Alpi. Oppure potrebbe bloccarsi sull'Europa centrale, sfiorando solamente il nostro paese. Potrebbe anche scivolare verso le Isole Britanniche, passando a nord delle Alpi. Infine potrebbe penetrare nel Mediterraneo centrale dal Rodano, innescando una tipica depressione invernale. In casi simili solo il tempo scioglierà l'enigma.
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
luca90 ha scritto:Ragazzi stavo leggendo questo. Articolo su mtg che trovo molto interessante anche perché spiega un po' il funzionamento del VP
Il Vortice Polare- Il Vortice Polare è una profonda area di bassa pressione che staziona nel corso dei mesi invernali sopra il Polo Nord, alle quote medio-alte della troposfera. Tale struttura ciclonica è di origine termica, e non dinamica. In altre parole l'aria molto fredda presente sulle regioni polari diminuisce baricamente con l'altezza molto più velocemente rispetto alle confinanti masse d'aria più miti. In tal modo si va a formare il VP troposferico. Esiste anche un VP stratosferico: il rapporto tra i due vortici è estremamente importante per determinare le sorti dell'inverno boreale.
Quando il VP è freddo e forte- Quando il VP è molto freddo e profondo, allora si chiude nel suo luogo d'origine favorendo una circolazione occidentale molto intensa: è la tipica situazione in cui l'indice AO si presenta nella sua fase positiva, cioè con rafforzamento dell'alta pressione subtropicale azzorriana e speculare rafforzamento delle basse pressioni artiche, come la classica Depressione islandese. Ovvio che in tale contesto non possiamo aspettarci fuoriuscite di aria fredda dal VP, che resta serrato in se stesso come un forte inattaccabile.
Attualmente il VP è debole- Ma quando il VP è debole, allora i due anticicloni permanenti subtropicali dell'Atlantico e del Pacifico possono trovare la forza per innalzarsi fino ad assediare il fortino del VP. Se tale attacco da parte delle due onde planetarie è abbastanza prolungato e intenso, il VP ne risulterà pesatemene disturbato. Dapprima potrebbe subire una dislocazione, uno spostamento: è quello che sta per accadere grazie all'azione della onda pacifica (wave1). Secondariamente, se entra in gioco anche una seconda onda di rottura, allora il VP potrebbe spezzarsi in due o più nuclei. Ciò potrebbe accadere grazie all'azione dell'onda atlantica (wave2).
Lo split del VP- In tutto ciò non abbiamo citato il VPS, perché le azioni di disturbo verranno dalla troposfera. Anzi la stratosfera polare sembra andare verso un raffreddamento. D'altra parte uno split (taglio) del VP non avviene solo con uno Stratwarming (riscaldamento stratosferico). Lo split del VP è previsto da quasi tutti i modelli per la fine del mese, dal 27 novembre in poi. Lo scenario a livello emisferico potrebbe essere quello rappresentato nella UKMO rielaborata.
Conseguenze meteo emisferiche- Le principali conseguenze meteo saranno per la Siberia e per il Nord-America: infatti in queste regioni si avrà un potente afflusso di aria gelida che contribuirà a rafforzare quelli che sono i veri serbatoi del freddo boreale: l'anticiclone siberiano (Orso) e l'anticiclone canadese.
Conseguenze meteo per l'Europa- Nella carta possiamo vedere un terzo nucleo, meno importante, interessare l'area russa ed europea. Questo nocciolo gelido scenderà verso sud sfruttando il promontorio azzorriano e trovando la strada bloccata verso est da un anticiclone dinamico. In un certo senso si troverà a fluire lungo un corridoio dai confini ben precisi. Ma si tratterà di un corridoio la cui estensione sarà di qualche migliaio di km. Dove colpirà, quindi, il nucleo gelido europeo?
Conseguenze meteo per l'Italia- L'Italia fa parte dell'Europa e si trova all'interno del corridoio forzato di cui abbiamo scritto poco sopra. Quindi ci sono possibilità che venga colpita dall'irruzione artica. Ma abbiamo anche sottolineato che tale corridoio non è certo poco esteso. Il nucleo gelido potrebbe puntare la Spagna, causando un richiamo mite e un acuto peggioramento sull'Italia, ma anche grandi nevicate sulle Alpi. Oppure potrebbe bloccarsi sull'Europa centrale, sfiorando solamente il nostro paese. Potrebbe anche scivolare verso le Isole Britanniche, passando a nord delle Alpi. Infine potrebbe penetrare nel Mediterraneo centrale dal Rodano, innescando una tipica depressione invernale. In casi simili solo il tempo scioglierà l'enigma.
luca..
per me non è split ma bilobazione e non è differenza da poco..
ma posso essere io a sbagliare, anzi al 90% è cosi
ciao
koko- Meteofilo
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
Grazie koko ..ora vedo di documentarmi un po' su questi 2 aspetti
luca90- Clone Colonnello Bernacca
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Re: Inverno 2012/2013 analisi indici e prime ipotesi
[img]https://2img.net/h/oi45.tinypic.com/ncj15.jpg[/img]
ecco qua lo sai..
come recluta????????????????????????
allamia età??????????????
ecco qua lo sai..
come recluta????????????????????????
allamia età??????????????
koko- Meteofilo
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