METEOROLOGIA O METEO EMORRAGIA?
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METEOROLOGIA O METEO EMORRAGIA?
La meteorologiaè la branca delle scienze dell'atmosfera che studia i fenomeni fisici che avvengono nell'atmosfera terrestre (troposfera) e responsabili del tempo atmosferico Da essa dipendono le “logiche” conseguenze di quegli “apparati” che possono o meno esser messi in moto, a seguito proprio di ciò che la redazione previsionale professionistica pone, pensiamo alla corretta e deontologica allerta, ad esempio, di una fase di maltempo ed a come organismi di prevenzione e protezione quali enti regionali o Protezione civile possano conseguentemente muoversi in fase di annunciata allerta meteo. Una nota necessaria in “preambolo”, questa, che possa ed in tal senso dovrà “sgomberare” il campo da dubbi o interpretazioni varie Informare con deontologia ovvero con quei “paletti” fissi a fare da filtro riportando ciò che si deve dire nei binari della correttezza e filtrandoli a prescindere dalla proprio coscienza critica, sono elementi tali per cui chi si mette al servizio dell’informazione deve avere, non è e non deve essere eventualità, ma, specie in questo vasta scienza quale la Meteo, al contrario, prerogativa. Vero è che il campo della meteorologia si è arricchito negli anni di pseudo improvvisati personaggi dell’ultim’ora, vero è che l’informazione “free” ha fatto passi da gigante, in rete si trova oramai di tutto, altrettanto vero è che proprio ciò avrebbe anche dovuto creare le necessarie basi di critica coscienza costruttiva che ci si dovrebbe attendere quantomeno dal popolo dei naviganti. Ovvero, non dare per verità spacciata ed assodata come tale ogni e qualsiasi cosa, la libertà di informazione dovrebbe creare, tra la miriade di contenuti e sostanze proposte in “salse” più o meno condivisibili, la necessaria coscienza utile a tenere le “distanze” dall’una o dall’altra affermazione creando al contempo le basi “filtro” ad ognuno di noi, basi utili al fine di saper distinguere in autonomia una supposta verità o spacciatasi tale, notizia che sempre possa necessariamente esser “filtrata” prima di diventarne, nostro malgrado, veicolo di condivisione della stessa. Oggi ciò poco accade ed i motivi sono forse da ricercare nella società, hanno più valenza affermazioni poste da chi ha più “poteri” modi e canali per poterle affermare o, meglio, diffondere, piuttosto che lo “spessore” dello stesso concetto/contenuto che si vuole “trasmettere”. Tema, questo, che trova antiche radici nel sistema massmediatico, tuttavia ciò non vorrebbe essere il fine di questo articolo, certo è che se queste poche righe potessero indurre ad una riflessione un po’ più motivata del normale, ecco, allora, pur non essendo il nostro obiettivo, avremmo comunque fatto “strike”. Proprio per la difficoltà nel poter noi comunicare verso quel gruppo che ritiene più importante chi sparge la notizia piuttosto che la notizia in se, gran parte di questo testo è rivolto agli “addetti al settore” a vario titolo o rango, siano essi appassionati, cultori, professionisti e/o quant’altro, ognuno poi, a proprio modo e coscienza, cercherà di raggiungere al meglio la propria “fetta” di sostenitori o persone che li seguono E veniamo al dunque, alla luce del fatto che ancora una volta ci troviamo nella condizione “forzosa e forzata” di veder ricominciare il valzer dei nomignoli ad alte pressioni piuttosto che ad ogni evento meteorologico, anche il più insignificante,con la pretesa, poi, di “vendere” tale nomea aggravata (ed aggrappata) al suddetto nome fantasioso che altra pretesa non ha se non quella di far notizia attorno a se, a tutto ciò rispondiamo che La meteorologia è una scienza, e chi vorrebbe pretendere di fare il MAGO sappia che si avvarrà del solo "abuso di credulità popolare". Se poi noi si voglia fare quel gioco: ben liberi... Ma cerchiamo di aver almeno coscienza di ciò!! Si sappia, inoltre, che la meteorologia perde definizione già a meno di 7 giorni di previsione. Andare "oltre" e farsi rilanciare in ogni dove la notizia appare ed è tentativo di marketing, tante notizie urlate corrispondono a tot click.. Tot click corrispondono a Tot pubblicità venduta… Tot pubblicità venduta corrisponde a Tot incassi. Ed il cerchio si chiude con buona pace di chi nella meteorologia ci mette passione ed a volte anche l'anima...e di chi si è ritrovato, suo malgrado, a far parte del gioco che ha portato alla chiusura di quel cerchio. Chi ha lanciato la notizia creandole attorno quel “velo” di sapiente e dovizioso marketing ha “usato” proprio NOI come proprio veicolo di diffusione e nostro malgrado.. NOI che parlandone bene o male abbiamo contribuito proprio alla diffusione di ciò, NOI che con la nostra buona fede magari parlandone al vicino di casa o, peggio, in rete dove tutto è proprietà e dominio di tutti, abbiamo permesso proprio ciò semplicemente nominando a nostra volta siti od autori. Ecco, NOI siamo entrati in questo gigantesco TRITACARNE rimanendovi incastrati e soccombendo alla logica spietata del marketing a tutti i costi e restando solo con il pensiero che il creatore di tutto ciò se ne stia in quell’istante a fregarsi le mani… Lungi da noi voler entrare come parte in causa nello scellerato gioco cui ambirebbe (facilmente) proprio chi si inventa un determinato modo di fare Notizia, ovvero: “parlane bene o parlane male, purchè tu ne parli”, nello specifico, infatti, ben attenti stiamo nel creare ulteriore visibilità a chi, con l’abuso sistematico dei canali di comunicazione affiancato ad una sana dose di credulità popolare (ma anche di immensa buona fede) riesce sempre nell’intento di “far parlare di se” al di la del fatto di cosa dice (o, meglio, di come lo dice) Noi siamo contro un certo modo che definiamo deontologicamente, quantomeno, scorretto di fare meteorologia, noi crediamo sempre che chi ci legge merita il RISPETTO ed ancor prima, forse, di chi legge è la NATURA a meritare la nostra umiltà. Noi tutti, siterelli più o meno grandi unitamente a tutti quelli che ci sostengono, noi che facciamo informazione dal "basso" ovvero, noi che della meteorologia non facciamo mero, o quantomeno non solo, incasso, ma che in primis ci preoccupiamo di condividere passione, chiediamo a tutti le parti in gioco, addetti al settore, appassionati, simpatizzanti, di non scendere a loro volta ritrovandosi nel “gioco” di dar spalla a chi crea notizie ad arte contando su noi senza chiederci il permesso, noi quella buona fede non la svendiamo, rendiamocene conto, siamo spesso e (troppo) volentieri usati e parte di quell’assurdo e sporco gioco massmediatico cui ci ritroviamo gettati a “forza”, rendiamocene conto ed usciamone a gambe levate. Aboliamo o quantomeno cerchiamo di non esser facili servitori di quel tam tam mediatico che si vorrebbe innescare ricominciando a dare nomignoli alle figure anticicloniche piuttosto che a temporali estivi che di anormale hanno solo l’esser troppo nominati.. , ovvero, non cadiamo nella "trappola" di chi si inventa queste cose per fare notizia con la scusa "se ne parli bene o male purchè se ne parli". Ripartiamo dalla nostra coscienza critica di persone serie, mature ben informate e non manovrabili. Discerniamo da questi subdoli modi di fare notizia, ricominciamo da noi, voi direte, ma cosa possiamo fare attivamente per sottrarci? Signori, semplicemente: NON PARLIAMONE riprendendo a nostra volta e diffondendo come fossimo mere bestie da soma. Certi carichi prendiamoceli solo coscienziosamente e MAI a nostra insaputa….. Non dipendiamo dalla rete, ma facciamo capire che è la rete che dipende, se mai, da noi!!
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