Raffreddamento del nord Atlantico: cause e possibili conseguenze
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Raffreddamento del nord Atlantico: cause e possibili conseguenze
Ho già parlato di come il 2015 sia un anno estremamente caldo a livello globale e che probabilmente si tratterà dell' anno più caldo dall' inizio delle rilevazioni terrestre a causa del Nino strong, ma dalle mappe NOAA si può notare un' eccezione; infatti per il Nord Atlantico a sud della Groenlandia il 2015 si sta rivelando un anno eccezionalmente freddo, come potete vedere dall' immagine qui sotto...
per quella zona dell' oceano atlantico sta continuando un raffreddamento locale che ha avuto inizio già l' anno scorso..
Si può trattare di un errore nelle misurazioni?
NO! In base alle dichiarazioni del NOAA, riportate sul Washigton Post, non c' è alcun dubbio sull' affidabilità delle misurazioni; infatti in quella zona sono presenti diverse boe di misurazioni delle temperature oceaniche.
Quindi cosa sta succedendo in quella zona? Quali sono le cause di quel raffreddamento?
Il principale indiziato di questo anomalo raffreddamento è un rallentamento dell' AMOC (Atlantic Meridional Overturning Circulation).
L' Atlantic Meridional Overturning Circulation rappresenta l' insieme delle correnti oceaniche dell' oceano atlantico settentrionale,l' AMOC come tutte le correnti oceaniche, regola lo scambia di calore tra l' equatore e i poli.
Queste correnti sono regolata essenzialmente dalle temperature delle acque oceaniche e dalla salinità delle acque.
In condizioni "normali" l' acqua fredda e salata del Nord Atlantico è più densa tende a sprofondare venendo sostituita da acqua più calda che si muove verso nord.
Questo sistema di correnti tende a mitigare l' Atlantico settentrionale e anche l' Europa più occidentale.
Ma recenti studi hanno messo in luce come un' iniezione continua di acqua fredda e dolce superficiale dovuta allo scioglimento dei ghiacci artici e della Groenlandia possa far rallentare l' AMOC.
Sempre il Washington post ha intervistato il climatologo e oceanografo Rahmstorf su questa anomalia fredda in Atlantico, il climatologo ha dichiarato che questo raffreddamento potrebbe continuare anche in futuro anche se il mondo dovesse continuare a riscaldarsi; infatti il rapido scioglimento dell' ice sheet della Groenlandia continuerebbe a diluire le acque dell' atlantico subpolare.
Ovviamente un forte rallentamento dell' AMOC non ci capulterebbe in uno scenario in stile "the day after tomorrow", ma potrebbe causare un rapido innalzamento dei mari della East Coast americana e causare un raffreddamento in Europa occidentale o comunque un rallentamento del riscaldamento europeo.
Comunque c' è anche da dire che questo rallentamento dell' AMOC era già iniziato e osservato da alcuni anni..
in questo studio è stato osservato un rallentamento delle correnti del 30% tra il 2009 e il 2010 attraverso il 25° parallelo nord.
In questo studio viene anche messa in luce anche la relazione tra l' AMOC e la NAO.
The Atlantic meridional overturning circulation comprises warm upper waters flowing northward, becoming colder and denser until they form deep water in the Labrador and Nordic Seas that then returns southward through the North and South Atlantic. The ocean heat transport associated with this circulation is 1.3 PW, accounting for 25% of the maximum combined atmosphere–ocean heat transport necessary to balance the Earth's radiation budget. We have been monitoring the circulation at 25° N since 2004. A 30% slowdown in the circulation for 14 months during 2009–2010 reduced northward ocean heat transport across 25° N by 0.4 PW and resulted in colder upper ocean waters north of 25° N and warmer waters south of 25° N. The spatial pattern of upper ocean temperature anomalies helped push the wintertime circulation 2010–2011 into record-low negative NAO (North Atlantic Oscillation) conditions with accompanying severe winter conditions over northwestern Europe. The warmer temperatures south of 25° N contributed to the high intensity hurricane season in summer 2010.
http://www.ocean-sci.net/10/683/2014/os-10-683-2014.html
Qui su Nature viene analizzato in modo ancora più in dettaglio il rallentamento dell' AMOC in cui viene anche messo come un rallentamento sia iniziato già negli anni '70-'75
http://www.nature.com/articles/nclimate2554.epdf?referrer_access_token=4N8ga9D2fKBwHPilsb0uZdRgN0jAjWel9jnR3ZoTv0NAhBvJD3qQKAFJ5ZYnRB2DfVKqstvbeSrKxpKUhj2SxF7BcI_loegLGlYCV27ok_Njli4FpCNFd520NkNH-gNy_R7BHOTlk8WVlOM-EydqJ_fXB_3x-E3hIshOeW5WWHqcaPgYVH6Ha2paJACMrQS0vL1bzMOuRrJUW7F2fIb6zTOfarfleGahqDJs4nRADLaiLU5g6rQIKxir0Igbm9o6CWHumkVB6-NveR4QQcF04yFUDA2eESQkZFHTbg4BEjL4NRYUqzDNwfzQCuzM7uRDcjiuw9enR5n1w0j9x_D-yg%3D%3D&tracking_referrer=www.washingtonpost.com
Anche i modelli climatici dell' IPCC avevano previsto piuttosto bene il rallentamento dell' AMOC che si sta verificando.
Quali conseguenze si avrebbero in un blocco della circolazione termoalina dell' Atlantico?
Su internet c' è il mito che la CDG sia una corrente esclusivamente termoalina, in realtà NO!
La corrente del golfo è per lo più una corrente guidata dai venti. La corrente termoalina rappresenta solo il 20% della portata della CDG. La componente superficiale della corrente termoalina bilancia la corrente più profonda NADW.
Se si bloccasse la circolazione termoalina si avrebbero probabilmente effetti molto importati sul clima di tutto l' emisfero nord. Infatti sono state svolte alcune simulazioni climatiche togliendo la NADW e si è osservato che si avrebbe un generale raffreddamento su tutto l' emisfero nord, gli effetti maggiori si avrebbero in UK e sull' Europa settentrionale.
Comunque non si avrebbero inverni in stile Canada, l' Europa rimane sempre interessata da aria proveniente dall' oceano atlantico. Bisognerebbe invertire la rotazione terrestre.
http://davidmlawrence.com/Woods_Hole/References/Vellinga_2008_ThermohalineCirculationShutdown.pdf[/url]
fonte: https://www.washingtonpost.com/news/energy-environment/wp/2015/09/24/why-some-scientists-are-worried-about-a-cold-blob-in-the-north-atlantic-ocean/
per quella zona dell' oceano atlantico sta continuando un raffreddamento locale che ha avuto inizio già l' anno scorso..
Si può trattare di un errore nelle misurazioni?
NO! In base alle dichiarazioni del NOAA, riportate sul Washigton Post, non c' è alcun dubbio sull' affidabilità delle misurazioni; infatti in quella zona sono presenti diverse boe di misurazioni delle temperature oceaniche.
Quindi cosa sta succedendo in quella zona? Quali sono le cause di quel raffreddamento?
Il principale indiziato di questo anomalo raffreddamento è un rallentamento dell' AMOC (Atlantic Meridional Overturning Circulation).
L' Atlantic Meridional Overturning Circulation rappresenta l' insieme delle correnti oceaniche dell' oceano atlantico settentrionale,l' AMOC come tutte le correnti oceaniche, regola lo scambia di calore tra l' equatore e i poli.
Queste correnti sono regolata essenzialmente dalle temperature delle acque oceaniche e dalla salinità delle acque.
In condizioni "normali" l' acqua fredda e salata del Nord Atlantico è più densa tende a sprofondare venendo sostituita da acqua più calda che si muove verso nord.
Questo sistema di correnti tende a mitigare l' Atlantico settentrionale e anche l' Europa più occidentale.
Ma recenti studi hanno messo in luce come un' iniezione continua di acqua fredda e dolce superficiale dovuta allo scioglimento dei ghiacci artici e della Groenlandia possa far rallentare l' AMOC.
Sempre il Washington post ha intervistato il climatologo e oceanografo Rahmstorf su questa anomalia fredda in Atlantico, il climatologo ha dichiarato che questo raffreddamento potrebbe continuare anche in futuro anche se il mondo dovesse continuare a riscaldarsi; infatti il rapido scioglimento dell' ice sheet della Groenlandia continuerebbe a diluire le acque dell' atlantico subpolare.
Ovviamente un forte rallentamento dell' AMOC non ci capulterebbe in uno scenario in stile "the day after tomorrow", ma potrebbe causare un rapido innalzamento dei mari della East Coast americana e causare un raffreddamento in Europa occidentale o comunque un rallentamento del riscaldamento europeo.
Comunque c' è anche da dire che questo rallentamento dell' AMOC era già iniziato e osservato da alcuni anni..
in questo studio è stato osservato un rallentamento delle correnti del 30% tra il 2009 e il 2010 attraverso il 25° parallelo nord.
In questo studio viene anche messa in luce anche la relazione tra l' AMOC e la NAO.
The Atlantic meridional overturning circulation comprises warm upper waters flowing northward, becoming colder and denser until they form deep water in the Labrador and Nordic Seas that then returns southward through the North and South Atlantic. The ocean heat transport associated with this circulation is 1.3 PW, accounting for 25% of the maximum combined atmosphere–ocean heat transport necessary to balance the Earth's radiation budget. We have been monitoring the circulation at 25° N since 2004. A 30% slowdown in the circulation for 14 months during 2009–2010 reduced northward ocean heat transport across 25° N by 0.4 PW and resulted in colder upper ocean waters north of 25° N and warmer waters south of 25° N. The spatial pattern of upper ocean temperature anomalies helped push the wintertime circulation 2010–2011 into record-low negative NAO (North Atlantic Oscillation) conditions with accompanying severe winter conditions over northwestern Europe. The warmer temperatures south of 25° N contributed to the high intensity hurricane season in summer 2010.
http://www.ocean-sci.net/10/683/2014/os-10-683-2014.html
Qui su Nature viene analizzato in modo ancora più in dettaglio il rallentamento dell' AMOC in cui viene anche messo come un rallentamento sia iniziato già negli anni '70-'75
http://www.nature.com/articles/nclimate2554.epdf?referrer_access_token=4N8ga9D2fKBwHPilsb0uZdRgN0jAjWel9jnR3ZoTv0NAhBvJD3qQKAFJ5ZYnRB2DfVKqstvbeSrKxpKUhj2SxF7BcI_loegLGlYCV27ok_Njli4FpCNFd520NkNH-gNy_R7BHOTlk8WVlOM-EydqJ_fXB_3x-E3hIshOeW5WWHqcaPgYVH6Ha2paJACMrQS0vL1bzMOuRrJUW7F2fIb6zTOfarfleGahqDJs4nRADLaiLU5g6rQIKxir0Igbm9o6CWHumkVB6-NveR4QQcF04yFUDA2eESQkZFHTbg4BEjL4NRYUqzDNwfzQCuzM7uRDcjiuw9enR5n1w0j9x_D-yg%3D%3D&tracking_referrer=www.washingtonpost.com
Anche i modelli climatici dell' IPCC avevano previsto piuttosto bene il rallentamento dell' AMOC che si sta verificando.
Quali conseguenze si avrebbero in un blocco della circolazione termoalina dell' Atlantico?
Su internet c' è il mito che la CDG sia una corrente esclusivamente termoalina, in realtà NO!
La corrente del golfo è per lo più una corrente guidata dai venti. La corrente termoalina rappresenta solo il 20% della portata della CDG. La componente superficiale della corrente termoalina bilancia la corrente più profonda NADW.
Se si bloccasse la circolazione termoalina si avrebbero probabilmente effetti molto importati sul clima di tutto l' emisfero nord. Infatti sono state svolte alcune simulazioni climatiche togliendo la NADW e si è osservato che si avrebbe un generale raffreddamento su tutto l' emisfero nord, gli effetti maggiori si avrebbero in UK e sull' Europa settentrionale.
Comunque non si avrebbero inverni in stile Canada, l' Europa rimane sempre interessata da aria proveniente dall' oceano atlantico. Bisognerebbe invertire la rotazione terrestre.
http://davidmlawrence.com/Woods_Hole/References/Vellinga_2008_ThermohalineCirculationShutdown.pdf[/url]
fonte: https://www.washingtonpost.com/news/energy-environment/wp/2015/09/24/why-some-scientists-are-worried-about-a-cold-blob-in-the-north-atlantic-ocean/
Re: Raffreddamento del nord Atlantico: cause e possibili conseguenze
questo è davvero un post molto interessante e ben spiegato, ti faccio i miei complimenti Ale.
interessante è la relazione di questo studio con la possibile fase della NAO-, perchè io ad esempio con simili anomalie su N-Atl penserei più un continuo del ciclo NAO+ sull'onda di questi ultimi 2 anni specialmente nella fase invernale.
in relazione a ciò che è stato riportato in questi studi penso che quindi nei prossimi anni potremmo cominciare a visionare un rallentamento del riscaldamento a livello Europeo anche se prima sono da valutare gli effetti de El Nino Strong e della fase PDO+, c'è molto su cui riflettere per i prossimi anni a livello circolatorio e a livello climatico anche per l'arrivo di una fase di minimo solare.
interessante è la relazione di questo studio con la possibile fase della NAO-, perchè io ad esempio con simili anomalie su N-Atl penserei più un continuo del ciclo NAO+ sull'onda di questi ultimi 2 anni specialmente nella fase invernale.
in relazione a ciò che è stato riportato in questi studi penso che quindi nei prossimi anni potremmo cominciare a visionare un rallentamento del riscaldamento a livello Europeo anche se prima sono da valutare gli effetti de El Nino Strong e della fase PDO+, c'è molto su cui riflettere per i prossimi anni a livello circolatorio e a livello climatico anche per l'arrivo di una fase di minimo solare.
luca90- Clone Colonnello Bernacca
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Re: Raffreddamento del nord Atlantico: cause e possibili conseguenze
luca90 ha scritto:questo è davvero un post molto interessante e ben spiegato, ti faccio i miei complimenti Ale.
interessante è la relazione di questo studio con la possibile fase della NAO-, perchè io ad esempio con simili anomalie su N-Atl penserei più un continuo del ciclo NAO+ sull'onda di questi ultimi 2 anni specialmente nella fase invernale.
in relazione a ciò che è stato riportato in questi studi penso che quindi nei prossimi anni potremmo cominciare a visionare un rallentamento del riscaldamento a livello Europeo anche se prima sono da valutare gli effetti de El Nino Strong e della fase PDO+, c'è molto su cui riflettere per i prossimi anni a livello circolatorio e a livello climatico anche per l'arrivo di una fase di minimo solare.
si anche per me quest' inverno sarà condizionato da un pattern NAO+, però nel lungo termine le acque più fredde raffreddano gli strati d' aria superiori, ' aria più fredda è più densa e pesa di più quindi provoca un aumento della pressione in quella zona per questo non mi stupisce che nel lungo termine la NAO sia negativa
questa è la spiegazione che mi sono dato io
Re: Raffreddamento del nord Atlantico: cause e possibili conseguenze
sì in realtà le cose sono più complicate di quanto pensavo inizialmente
ecco uno schema che rappresenta l' interazione oceani-atmosfera dell' Atlantico
http://ljp.gcess.cn/thesis/files/201501-A%20delayed%20oscillator%20model%20for%20the%20quasi%E2%80%91periodic%20multidecadal--201501%E7%BD%91%E4%B8%8A%E5%8F%91%E8%A1%A8.pdf
ecco uno schema che rappresenta l' interazione oceani-atmosfera dell' Atlantico
http://ljp.gcess.cn/thesis/files/201501-A%20delayed%20oscillator%20model%20for%20the%20quasi%E2%80%91periodic%20multidecadal--201501%E7%BD%91%E4%B8%8A%E5%8F%91%E8%A1%A8.pdf
Re: Raffreddamento del nord Atlantico: cause e possibili conseguenze
la ricostruzione grafica vede la ciclicità AMO/AMOC + con una durata media di 15-20 anni e successivo raffreddamento della zona NAT con fase - in grado quindi di modulare la NAO in fase -.
in base a ciò quindi viene da pensare che durante l'inverno 2015/2016 possa la NAO risultare - anzichè + come abbiamo visto negli ultimi 2 inverni-
questo il grafico con l'andamento AMO
http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/correlation/amon.us.long.data
luca90- Clone Colonnello Bernacca
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Re: Raffreddamento del nord Atlantico: cause e possibili conseguenze
luca90 ha scritto:
la ricostruzione grafica vede la ciclicità AMO/AMOC + con una durata media di 15-20 anni e successivo raffreddamento della zona NAT con fase - in grado quindi di modulare la NAO in fase -.
in base a ciò quindi viene da pensare che durante l'inverno 2015/2016 possa la NAO risultare - anzichè + come abbiamo visto negli ultimi 2 inverni-
questo il grafico con l'andamento AMO
http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/correlation/amon.us.long.data
però devi anche considerare la variabilità stagionale della NAO che i cicli oceanici non riescono a prevederla
Re: Raffreddamento del nord Atlantico: cause e possibili conseguenze
Super interessante, complimenti!
Ma è possibile che si possa bloccare completamente la circolazione termoalina? Basta la "lenta" fusione del ghiaccio groenlandese? Avevo letto che il raffreddamento del Dryas recente potrebbe essere stato causato dall'ingresso in mare dell'acqua del lago di Agassiz e dalla veloce fusione dei ghiacci formatisi durante il periodo glaciale, quindi eventi forse più "catastrofici" rispetto ad ora.
Ma è possibile che si possa bloccare completamente la circolazione termoalina? Basta la "lenta" fusione del ghiaccio groenlandese? Avevo letto che il raffreddamento del Dryas recente potrebbe essere stato causato dall'ingresso in mare dell'acqua del lago di Agassiz e dalla veloce fusione dei ghiacci formatisi durante il periodo glaciale, quindi eventi forse più "catastrofici" rispetto ad ora.
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Re: Raffreddamento del nord Atlantico: cause e possibili conseguenze
Snöstorm92 ha scritto:Super interessante, complimenti!
Ma è possibile che si possa bloccare completamente la circolazione termoalina? Basta la "lenta" fusione del ghiaccio groenlandese? Avevo letto che il raffreddamento del Dryas recente potrebbe essere stato causato dall'ingresso in mare dell'acqua del lago di Agassiz e dalla veloce fusione dei ghiacci formatisi durante il periodo glaciale, quindi eventi forse più "catastrofici" rispetto ad ora.
eh qui siamo nel campo delle incertezze
si potrebbe stopparsi, ma su tempi molti lunghi, anche se sarebbe un cambiamento molto più lento e graduale di quello avvenuto nel younger Drays
questa ipotesi è citata anche nei modelli dell' IPCC..
F.6 Projections of Future Changes in Thermohaline Circulation Most models show weakening of the Northern Hemisphere Thermohaline Circulation (THC), which contributes to a reduction of the surface warming in the northern North Atlantic. Even in models where the THC weakens, there is still a warming over Europe due to increased greenhouse gases. In experiments where the atmospheric greenhouse gas concentration is stabilised at twice its present day value, the North Atlantic THC is projected to recover from initial weakening within one to several centuries. The THC could collapse entirely in either hemisphere if the rate of change in radiative forcing is large enough and applied long enough. Models indicate that a decrease of the THC reduces its resilience to perturbations, i.e., a once reduced THC appears to be less stable and a shut-down can become more likely. However, it is too early to say with confidence whether an irreversible collapse in the THC is likely or not, or at what threshold it might occur and what the climate implications could be. None of the current projections with coupled models exhibits a complete shut-down of the THC by 2100. Although the North Atlantic THC weakens in most models, the relative roles of surface heat and fresh water fluxes vary from model to model. Wind stress changes appear to play only a minor role in the transient response.
Re: Raffreddamento del nord Atlantico: cause e possibili conseguenze
ale90 ha scritto:Snöstorm92 ha scritto:Super interessante, complimenti!
Ma è possibile che si possa bloccare completamente la circolazione termoalina? Basta la "lenta" fusione del ghiaccio groenlandese? Avevo letto che il raffreddamento del Dryas recente potrebbe essere stato causato dall'ingresso in mare dell'acqua del lago di Agassiz e dalla veloce fusione dei ghiacci formatisi durante il periodo glaciale, quindi eventi forse più "catastrofici" rispetto ad ora.
eh qui siamo nel campo delle incertezze
si potrebbe stopparsi, ma su tempi molti lunghi, anche se sarebbe un cambiamento molto più lento e graduale di quello avvenuto nel younger Drays
questa ipotesi è citata anche nei modelli dell' IPCC..
F.6 Projections of Future Changes in Thermohaline Circulation Most models show weakening of the Northern Hemisphere Thermohaline Circulation (THC), which contributes to a reduction of the surface warming in the northern North Atlantic. Even in models where the THC weakens, there is still a warming over Europe due to increased greenhouse gases. In experiments where the atmospheric greenhouse gas concentration is stabilised at twice its present day value, the North Atlantic THC is projected to recover from initial weakening within one to several centuries. The THC could collapse entirely in either hemisphere if the rate of change in radiative forcing is large enough and applied long enough. Models indicate that a decrease of the THC reduces its resilience to perturbations, i.e., a once reduced THC appears to be less stable and a shut-down can become more likely. However, it is too early to say with confidence whether an irreversible collapse in the THC is likely or not, or at what threshold it might occur and what the climate implications could be. None of the current projections with coupled models exhibits a complete shut-down of the THC by 2100. Although the North Atlantic THC weakens in most models, the relative roles of surface heat and fresh water fluxes vary from model to model. Wind stress changes appear to play only a minor role in the transient response.
Adesso è più chiaro All'inizio pensavo che il blocco dell'AMOC potesse essere causato solamente da eventi catastrofici, ed invece probabilmente non è così.
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Re: Raffreddamento del nord Atlantico: cause e possibili conseguenze
ale90 ha scritto:luca90 ha scritto:
la ricostruzione grafica vede la ciclicità AMO/AMOC + con una durata media di 15-20 anni e successivo raffreddamento della zona NAT con fase - in grado quindi di modulare la NAO in fase -.
in base a ciò quindi viene da pensare che durante l'inverno 2015/2016 possa la NAO risultare - anzichè + come abbiamo visto negli ultimi 2 inverni-
questo il grafico con l'andamento AMO
http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/correlation/amon.us.long.data
però devi anche considerare la variabilità stagionale della NAO che i cicli oceanici non riescono a prevederla
indubbiamente la variabilità stagionale della NAO dipende da molti fattori ma in relazione allo studio, non so quanto sia favorevole quindi un AMO-/AMOC- sulla modulazione della NAO in -.
luca90- Clone Colonnello Bernacca
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Re: Raffreddamento del nord Atlantico: cause e possibili conseguenze
manco l' avessi scritto io questo articolo
http://www.lamma.rete.toscana.it/news/corrente-del-golfo-tra-ipotesi-e-certezze
http://www.lamma.rete.toscana.it/news/corrente-del-golfo-tra-ipotesi-e-certezze
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