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IL CUSCINETTO FREDDO:L'amico della neve..

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Messaggio Da koko Gio Gen 17, 2013 1:41 pm

Si parla tanto di cuscinetto freddo padano cos'è?

Meteo-Didattica: tutti i “segreti” del famigerato “cuscino freddo” che regala la neve alla pianura Padana FONTE METEOWEB
Quando si parla di nevicate al Nord spesso si fa riferimento alla presenza di un cuscino freddo. Non tutti sanno cosa sia, e spesso si danno le cose un pò troppo per scontate.
Vediamo dunque insieme cosa è, e come in meteorologia ogni occasione sia buona per sfatare dei “miti”. Infatti è opinione comune che in montagna la temperatura sia sempre più fredda che al suolo. Cosa spesso falsa, specie in inverno. In un primo momento, quando aria fredda giunge sul nostro Paese, i primi luoghi a risentirne sono ovviamente i luoghi posti in alto. L’aria fredda però è più densa, e col passare dei giorni, dopo la cessazione dei venti, si deposita nei bassi strati. Questo viene chiamato cuscino freddo, ed è davvero difficile da spostare! Immaginate infatti la conformazione della Val Padana: essa è ben custodita, per modo di dire, da imponenti e continue catene montuose, dall’estremo Nord-Est, attraverso la catena delle Alpi, per poi giungere alla Liguria e diventare poi Appennino, che segue con andamento da NW a SE la stessa pianura, fino alla Romagna. Quando l’aria calda e umida collegata o meno a una perturbazione arriva, non può scalzare subito questa aria fredda, ed è ovvio che si scalderà prima una zona elevata di una posta al piano.
La prima conseguenza sarà la condensazione: esattamente come si condensa sul vetro della cucina il vapore mentre cuciniamo e fuori fa freddo!
La stessa stratificazione d’aria, in assenza di altre masse di contrasto in arrivo, si mostra in tutta la sua potenza: è sufficiente un cavalcavia (avete capito bene!) per far segnare un aumento anche di un paio di gradi…figuriamoci cosa accade sulle prime colline!
Ovviamente, e qui casca l’asino, è tutta la colonna d’aria che deve essere abbastanza fredda per le nevicate. Altrimenti, una volta che la neve, scendendo, si scioglie, non può più certo ri-trasformarsi in neve, ma casomai nel terribile fenomeno del vetrone (acqua che gela), in ghiaccio o, in alcuni casi, in graupeln (palline gelate).
Se riguardiamo un attimo la conformazione della Pianura notiamo come mai alcune aree sono molto più avvantaggiate per le nevicate rispetto ad altre: sono quelle più distanti da quella apertura naturale che è il Mare Adriatico, in particolare lo è il Piemonte nell’area di Cuneo, Asti, Alessandria, l’Oltrepò Pavese e il piacentino. A Nord del Po le cose cambiano, anche repentinamente, anche a causa della presenza di grandi aree industriali con imponenti isole di calore. L’effetto cuscino si affievolisce poi generalmente dall’Est Lombardia verso Levante, mentre a Ovest può perdurare per settimane.
E’ da notare che benché il termine di cuscino freddo si usi per la Pianura Padana, è applicabile a qualunque situazione naturale favorisca la stratificazione di aria, anche vallate molto piccole a volte presentano effetti straordinari, specie quando sono poco soleggiate: pensiamo alla gelida valle di Livigno, che fa segnare temperature sbalorditive!
Per fare un esempio della forza del cuscino ricordo una nevicata su Voghera, pianura a Sud del Po, nel pavese, dove tipicamente nevica mentre nel vicino capoluogo piove. In caso di venti sciroccali ne fanno le spese innanzitutto i versanti appenninici marittimi: alla pioggia segnalata a 1800 metri solo 50 Km più a Sud circa (Monte Lesima) corrispondeva una intensissima nevicata al piano. Tutto grazie al cuscino, alla sua altezza (anche questa varia) e alla intensità delle precipitazioni che possono trascinare aria fredda in basso tanto da colmare il “gap” di aria altrimenti troppo calda, evitando la trasformazione della neve in pioggia, prima di ritrovare aria nuovamente più fredda dovuta al cuscino tanto amato dagli appassionati della neve. Beninteso, la difficoltà nella circolazione dell’aria è causa anche delle nebbie estese, che contano molti meno appassionati.
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Messaggio Da koko Gio Gen 17, 2013 1:52 pm

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La neve non è come la pioggia…bella banalità vero? :-) Ma quello che volevo dire è che la formazione della neve è un fenomeno davvero molto complicato che richiede il verificarsi di molte condizioni tutte assieme affinché un fiocco riesca a raggiungere il suolo. Partiamo dal fatto che non tutto il freddo che arriva è in grado di portare la neve (almeno non ovunque) e il nord-est se ne è accorto lo scorso Febbraio quando pur arrivando “l’Orso” la neve in pratica non si è vista.

Ma quindi, quali sono le condizioni favorevoli affinché la “dama bianca” possa imbiancare il terreno? In questi giorni in Pianura Padana si sta formando un forte cuscino freddo. Ossia l’arrivo dell’aria gelida da est, sta “impregnando” la pianura di freddo anche molto intenso (nonostante in quota le temperature siano leggermente più alte che in pianura) questo perché l’aria fredda, più pesante, tende a ristagnare nei bassi strati e quindi al suolo. La Pianura Padana con la sua “conformazione” è adatta a questo fenomeno, essendo “chiusa” in pratica da tre lati (a nord le Alpi, ad Ovest, le Alpi e a sud gli appennini) con l’unico sbocco ad Ovest verso il mare.

Quando (come previsto per giovedì/venerdì prossimo) correnti umide di origine Atlantica entrano da Ovest, il cuscino freddo inizia ad erodersi proprio sulle zone più aperte e quindi, almeno li, di neve non se ne parla quasi mai. Infatti uno dei problemi nel caso di nevicate da cuscino freddo (o da addolcimento) sta tutto nell’intensità che le correnti umide hanno. Se tali correnti sono molto intense questo significa :

1.Precipitazioni nevose più intense
2.Precipitazioni nevose meno durature
3.Molto facile che il cuscino freddo si disgreghi più in fretta
4.Alla fine la neve si “butta” in pioggia
Se invece le correnti sono deboli (come venerdì 7 Dicembre 2012) allora:

1.Precipitazioni nevose meno intense
2.Cuscino freddo che resiste più a lungo
3.Precipitazioni nevose anche dove la Pianura Padana si apre verso il mare
4.Quasi sicuramente (se il cuscino è forte) sarà neve fino a termine dei fenomeni
Infine se la corrente umida, non arriva nemmeno al suolo si avrà il pericoloso fenomeno del Gelicidio ossia la pioggia che cadendo a terra si ghiaccia…e questo è MOLTO pericoloso per la circolazione stradale e non solo… Ricordo molto bene il gelidicio del giorno di Natale del 1999… un ecatombe di auto sulla Statale del Brennero…

Un altro parametro che deve essere considerato per capire se arriverà o no la neve, è la direzione da cui arriva il fronte… se esso arriva da Nord-Ovest (ossia si tratta di un fronte di origine artica), beh lo scirocco può soffiare fin che vuole ma sarà neve quasi certa ovunque… invece se il fronte è di origine africana…allora sono “ca**i” e il cuscino freddo va a “farsi friggere” in fretta.

Ci sono comunque delle zone in cui il cuscino freddo resiste più a lungo… e parlo del Nord-Ovest fino alla Lombardia Occidentale (più o meno fino a Bergamo diciamo) in quanto queste zone sono quelle più “protette” dalle correnti “calde”… infatti a Sud ci sono gli Appennini … ad Ovest ed a Est come detto in precedenza, ci sono le Alpi. Per noi del Nord-Est invece la posizione non è favorevole … siamo in balia delle correnti da sud e quindi il cuscino si distrugge molto più rapidamente…. resiste nelle valli alpine “chiuse” coma ad esempio la Valdadige che appunto è più riparata.

Comunque, le nevicate di addolcimento non si verificano quasi mai in modo omogeneo su tutti i settori, anche nelle condizioni termiche migliori. Ecco allora l'importanza della traiettoria dei fronti. Se il fronte arriva da ovest, come ad esempio lo scorso venerdì, trasporta con sè aria marittima mite ma quando arriva a ridosso delle Alpi Occidentali, queste fanno da schermo e cosa succede? Stau potente sui versanti Francesi e “metrate” di neve fresca in Francia e Svizzera. Buoni accumuli anche in Valle D’Aosta, completamente saltato il Piemonte (almeno la pianura) e precipitazioni che interessano maggiormente il Triveneto e l'Emilia ma sono distribuite in modo irregolare. Qualche nevicata può interessare anche la parte alta della Lombardia e il Trentino-Alto Adige, ma saranno meno “colpite”… in effetti il Venerdì 8 Dicembre 2012 il Trentino ha visto accumuli molto inferiori rispetto ad alcune zone di pianure dal Veneto.

Mano a mano che la direzione del fronte si sposta da Ovest, verso sud-Ovest e più le precipitazioni si intensificheranno. Una “rotazione minima” fa si che anche il cuscino “mediamente forte” possa resistere, quindi si avrebbero nevicate copiose anche in Emilia, est Lombardia, Veneto e Friuli, ma Piemonte e Lombardia Occidentale, rimarrebbero in “ombra” . Un Fronte più disposto da sud invece favorirebbe la neve anche in Piemonte, Lombardia Veneto e Friuli (ma in queste ultime due regioni la neve si ha la neve solo però se le temperature in quota sono basse al punto da consentirlo. Sono ca**i invece per la neve al Nord-Est quando il fronte genera un minimo depressionario sul mar ligure... Questo infatti significherebbe SCIROCCO potente che spezzerebbe via subito il cuscino sul Triveneto e L’Emilia e poi via via fino quasi a Torino. Ma dove il cuscino resiste… beh potremmo dire che sarebbe “apoteosi” bianca :-)

Poi se vogliamo entrare nel caso di nevicate da “avvezione fredda” possiamo parlare del fronte in grado di generare una Venezia Low (depressione sul Golfo di Venezia) in grado di trascinare aria fredda (grazie alla Bora) da est consentendo quindi nevicate a manetta su tutto il Triveneto. Un ingresso invece da Nord… beh al di la di portare il Foehn nelle valli Alpine non darebbe fenomeni di rilievo sulla pianura padana. Tutto rimarrebbe addossato lungo le alpi, con nevicate abbondanti in Austria e Svizzera e qualche sfondamento lungo le zone di Confine.

FONTE METEOCAPRINO
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Messaggio Da Matteo90 Gio Gen 17, 2013 2:08 pm

io metterei sul cuneese cuscino "indistruttibile" Very Happy
A parte gli scherzi è molto interessante! Smile

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Messaggio Da Snöstorm92 Gio Gen 17, 2013 2:10 pm

Ottimo articolo!! cheers

Il cuscino sul cuneese va contro le leggi della fisica lol!
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Messaggio Da ale90 Gio Gen 17, 2013 2:20 pm

nella mia zona il cuscino è un amico-nemico, talvolta regge così bene che ti sorprende, altre volte, qui salta mentre a pochi km nevica Mad

speriamo di accumulare tanto freddo in questi 2 giorni Rolling Eyes
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Messaggio Da koko Gio Gen 17, 2013 2:31 pm

caravaggio90 ha scritto:nella mia zona il cuscino è un amico-nemico, talvolta regge così bene che ti sorprende, altre volte, qui salta mentre a pochi km nevica Mad

speriamo di accumulare tanto freddo in questi 2 giorni Rolling Eyes

tu sai meglio di me che con il tipo di irruzione fredda che ci sarà fondamentale
per la formazione del cuscinetto l'apporto delle precipitazioni. Con più ve ne saranno,specie se nevose, più e meglio si formerà..
ciao
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Messaggio Da luca90 Gio Gen 17, 2013 3:23 pm

Grande koko per quest'articolo!!

Comunque anche qui stessa storia di aLe, ci sono delle volte che mi stupisce reggendo in maniera egregia favorendo nevicate per tutto l'evento altre volte dove viene eroso prima del dovuto!!

A Cuneo so che il cuscino viene eroso sempre prima di qualsiasi altra zona del nord IL CUSCINETTO FREDDO:L'amico della neve.. 2388978530
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